Tipica della
cucina Emiliana, e diffusa in tutta Italia, anche se con varianti regionali, è
ormai conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. La sua origine è antichissima,
tanto che Apicius ne parla nella sua nel “ De re coquinaria” dove cita un
impasto di acqua e farina, lessato e posto entro una “làgana”, ovvero un recipiente.
Nel corso dei secoli la lasagna si è arricchita di
ingredienti diventando il tipico piatto delle feste italiane, da consumare
dalla famiglia riunita per l’occasione, diventando, anche, la regina del
Carnevale napoletano, dove si mangia tradizionalmente a chiusura della
goliardica festività, prima che inizi il periodo quaresimale.
Se ne
conoscono infinite ricette regionali: nella tradizione emiliana è composta da
strati di sfoglia conditi con ragù bolognese, besciamella, Parmigiano Reggiano
e cotta in forno .
In Liguria,
invece del ragù e della besciamella, si usano
pesto, patate bollite a rondelle e fagiolini lessi.
In Veneto il
Radicchio Rosso di Treviso saltato viene usato al posto del ragù.
Nelle Marche
e in Umbria, si trovano i vincisgrassi, al cui ragù a volte si aggiungono
fegatini di pollo, animelle, midollo osseo e, talvolta, tartufo.
In Campania
ed in Sicilia la ricotta sostituisce la besciamella e la lasagna si arricchisce di uova sode,
polpettine di carne fritte, formaggi vari e spesso ortaggi. (lasagna riccia, la
tipica lasagna di Carnevale a Napoli sopracitata).
Oggi prepareremo una lasagna nella
versione emiliana, eseguita secondo gli insegnamenti di Maria, cuoca esplosiva
nel fisico come nel carattere e proprietaria di una pensione-ristorante nei
pressi di Cesenatico.
Ingredienti per 6 persone:
Per la pasta:
350 gr
farina 00
150 gr grano
duro
5 uova
intere
1 cucchiaio
d’olio extravergine di oliva
Per il ragù:
700 gr
macinato di manzo
300 gr
maiale macinato
1 carota
media
2 coste
sedano
1 cipolla
media
Mazzetto
aromatico (alloro, rosmarino, salvia, porcini secchi)
1 spicchio
aglio
1 cucchiaio
concentrato pomodoro
3 cucchiai
passato pomodoro
1 bicchiere
latte
1 bicchiere
vino rosso secco
1 tazzina
olio extravergine di oliva
Sale e pepe
Per la besciamella:
1 lt latte
intero
40 gr burro
70 gr farina
00
Noce moscata
Sale q.b.
Per farcire:
150 gr
parmigiano grattugiato
Una noce di
burro
Procedimento:
Preparare il
ragù: Tritare finemente (brunoise) la cipolla, il sedano e le carote, metterle
in un tegame (possibilmente di terracotta) con l’olio, poco brodo caldo e far
stufare per circa 20 minuti, aggiungendo un po’ di brodo quando necessario.
Preparare,
intanto, il mazzetto aromatico legando con lo spago da cucina le erbe e 2-3
pezzi di porcino secco arrotolati in una garza.
In una larga
padella antiaderente preriscaldata, scottare a fuoco vivace le carni tritate.
Sfumare con il vino rosso, lasciandolo evaporare, quindi toglierle con una
schiumarola e unirle alle verdure stufate. Deglassare il fondo con un bicchiere
di brodo o acqua calda.
Aggiungere
nel tegame anche il concentrato, il passato, il mazzetto aromatico ed il fondo
della carne, sale e pepe q.b.
Far
sobbollire per circa 3 ore, aggiungendo il latte mezz’ora prima di spegnere. Si
dice che il ragù è pronto quando il cucchiaio rimane dritto nella salsa.
Nel
frattempo preparare la besciamella facendo bollire il latte insieme al sale. In
una padella fare il roux biondo con burro e farina, unire il latte caldo a filo
e mescolando per evitare la formazione di grumi. Fare addensare continuando a
mescolare, grattarvi un po’ di noce moscata alla fine. Se la besciamella
dovesse comunque presentare dei grumi, usare un frullatore ad immersione per
eliminarli. Coprire con pellicola a contatto.
Preparare anche
la pasta. Fare una fontana con le farine setacciate, mettere al centro le uova,
l’olio e mescolare con la forchetta. A questo punto impastare con le mani
finchè il composto sarà liscio ed omogeneo.
Far riposare
sotto un piatto fondo rovesciato per mezz’ora. Stendere con il matterello, o
con l’apposita macchinetta, una sfoglia sottile e tagliare dei rettangoli
piuttosto grandi.
Una volta pronte, sbollentare in abbondante acqua salata e con un filo d’olio per 2-3 minuti, toglierle con una schiumarola e immergerle in acqua ghiacciata e salata. Scolare e lasciarle asciugare su un canovaccio pulito.
Disporre sul
fondo di una teglia uno strato di besciamella, uno di sfoglia, quindi sopra il
ragù ed il parmigiano, coprire con la pasta e la besciamella, e continuare con una
sfoglia, ragù e parmigiano. Replicare per 7 strati, come dice la tradizione.
Coprire l’ultimo strato di pasta con ragù, besciamella, parmigiano e qualche
fiocco di burro. Cuocere in
forno preriscaldato
a 180 °C per circa 30 minuti coperta con carta stagnola per i primi 20, quindi
gratinare.
FINALMENTE PRONTA...
Non resta che mangiarla, sorseggiando un vino giovane e fruttato come un buon Lambrusco secco, abbinamento ideale che parla emiliano...
NON SI CONSIGLIA LA MODERAZIONE...
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